La Scuola superiore di Catania e la Normale di Pisa hanno siglato una partnership che prevede numerose opportunità per gli studenti e i docenti. «L'idea è creare una rete delle scuole di eccellenza italiane e consentire maggiore attrattività», spiega il presidente della struttura etnea, Francesco Priolo
«In un momento in cui le classifiche ci penalizzano, un riconoscimento di questo livello credo sia importante per tutti». Il presidente della Scuola superiore di Catania, Francesco Priolo, esprime soddisfazione per la firma dell'accordo tra l'ente catanese e la Normale di Pisa. La partnership prevede lo «scambio di studenti e di docenti», «una sorta di Erasmus tra le due scuole». Gli accordi prevedono «anche la creazione di workshop congiunti e corsi tematici specifici». Una possibilità riservata non solo agli allievi dei poli di eccellenza. «È un'estensione dell'attrattività culturale del nostro Ateneo - spiega Francesco Priolo - Tutti gli studenti dell'Università di Catania ne avranno un grosso vantaggio».
Fabio Beltram - ordinario di Fisica della Materia e direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa - spiega, secondo lui, qual è il ruolo strategico della formazione di eccellenza per la crescita del Paese, aggiungendo di attendersi dei frutti concreti dall’alleanza con una struttura come quella etnea, molto più “giovane” della prestigiosa Normale pisana: «Il nostro modello formativo, che può essere amplificato attraverso questo genere di accordi, ha sempre prodotto persone capaci di contribuire all’innovazione del Paese in tantissimi settori. Da noi è nato quello che oggi si chiama problem solving. L’importante è saper esportare queste competenze, sia che vengano da Pisa che da Catania».