Il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni, il rettore Giacomo Pignataro e il vicesindaco di Catania Marco Consoli hanno inaugurato ieri la mostra multimediale "Balle di Scienza": le immagini della cerimonia
«Sbagliando s'impara e chi non fa non sbaglia: sono affermazioni di buon senso che definiscono molto bene il procedere della scienza». È con queste parole che il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni ha inaugurato ieri la mostra "Balle di Scienza - Storie di errori prima e dopo Galileo”, allestita alla Città della Scienza dell’Università di Catania.
«La forza del metodo scientifico - ha aggiunto -, la sua essenza è nella capacità di correggere i propri errori. Ce lo ha insegnato Galileo 400 anni fa. E questo ci permette di non perdere meraviglia e curiosità di fronte al mondo». Alla cerimonia d'inaugurazione della mostra, curata dall’Infn e promossa dall’Università di Catania, con il patrocinio del Comune di Catania, erano presenti anche il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro e il vicesindaco di Catania Marco Consoli.
«La mostra Balle di Scienza – ha osservato il rettore Giacomo Pignataro - è un evento di respiro nazionale che ci consente di aprire, per la prima volta, al grande pubblico la struttura della Città della Scienza, in vista del suo definitivo utilizzo. Stiamo investendo molto in questa iniziativa dalla forte proiezione sociale: crediamo, infatti, che proprio partendo dai più giovani si possano superare quelle diffidenze nei confronti della cultura scientifica, purtroppo ancora presenti nella nostra società».
«Come scrive il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein nelle sue Note sul "Ramo d'oro" di Frazer – ha aggiunto il vicesindaco Marco Consoli -, per conoscere la verità prima bisogna trovare la sorgente dell'errore. Attraverso questa frase si può capire il senso e l'importanza di questa mostra che fuga gli errori del passato e riporta la scienza nel suo corretto percorso».