Si sono riuniti per la prima volta a Catania i maggiori studiosi di questa disciplina. Zammù TV è andata all'inaugurazione del congresso per capire di più su questa scienza che gli addetti ai lavori definiscono "la più interdisciplinare della chimica"
Si è svolta a Catania la prima Conferenza europea di Chimica Fisica e Teorica ospitata per cinque giorni al Monastero dei Benedettini, dal 14 al 18 settembre 2015. A organizzarla, in collaborazione con l'Università di Catania, sono stati il Consorzio interuniversitario per lo Sviluppo dei Sistemi a grande interfase (Csgi), l'associazione europea per le Scienze Chimiche e Molecolari (EuCheMS, divisione di Chimica Fisica) e la Società Chimica Italiana (divisione di Chimica Fisica).
I docenti Giovanni Marletta (Dipartimento di Scienze Chimiche, Università di Catania), Salvatore Coluccia (Struttura Didattica Speciale di Biotecnologie, Università di Torino) e Eckart Ruehl (Institute of Chemistry and Biochemistry, Freie Universität Berlin) illustrano l'importanza di una conferenza che riunisce per la prima volta sotto l'Etna studiosi di provenienza internazionale: «È la prima opportunità di incontrarsi su scala europea per discutere a un altissimo livello i problemi di una scienza tra le più interdisciplinari della chimica», spiega Marletta.
«Lo studio delle proprietà della modifica dei materiali - aggiunge Coluccia - è di grande interesse in questo periodo ed è un settore in cui i chimico-fisici danno un contributo fondamentale. Lo studio dei materiali coinvolge il settore ambientale, energetico, farmacologico, ma anche tecniche strumentalmente avanzate come la spettroscopia, al risonanza magnetica, la microscopia di cui pure si parla al congresso».
Scienza dei materiali, materiali per la conversione energetica e la catalizzazione (di cui si occupa ad esempio il prof. Serdar Sariciftci dell'austriaca Johannes Kepler University Linz che interviene in video), ma anche nanoscienze e nanotecnologie, chimica fisica per l'ambiente e i beni culturali e per le "scienze della vita" sono infatti tra gli argomenti trattati nel corso del convegno "European Conference on Physical and Theoretical Chemistry": «La chimica fisica - chiarisce Ruehl - descrive i problemi della chimica con strumenti fisici. La chimica è quasi ovunque nella vita quotidiana, questo significa che ci sono numerose applicazioni che possono davvero essere toccate con mano da tutti nella vita di tutti i giorni. La chimica fisica contribuisce a comprendere molti processi dell'ambiente circostante, aiuta a identificarli e a quantificarli». Tutti i campi di cui si occupa la chimica sono fatti sia esperimenti sia di teoria, ecco perché abbiamo bisogno sia della chimica teorica sia della chimica fisica. «Un esperimento - conclude - senza la descrizione di una teoria non significa niente e la teoria senza un esperimento che la dimostri è altrettanto priva di significato. Solo lavorando insieme si producono risultati ed è per questo che siamo qui».