In video la lezione dell'antropologo Vito Teti, docente all'Università della Calabria, sulle trasformazioni culturali, alimentari e sociali del rapporto tra uomo e cibo nella società di oggi
In video la lezione dell'antropologo Vito Teti, docente all'Università della Calabria e autore di "Fine pasto. Il cibo che verrà" nel corso del seminario dal titolo "Cibo, cultura e comunicazione" organizzato nell'ambito del ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni", nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi, dalla comunità dei sociologi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania.
Nel corso della lezione, il prof. Teti evidenzia il passaggio culturale «dalla fame all'abbondanza, fino all'eccesso in cui la grassezza non è più vista come un valore positivo come nell'antichità, bensì come un disvalore. Una vera e propria patologia». Ma sottolinea anche la perdita di tradizioni come quella del Carnevale, un «mito dell'abbondanza d'un tempo» ormai annullato «dalla società di oggi in cui vi è sempre abbondanza». E in questo passaggio dal mondo della fame a quello del troppo pieno, è mutato anche il senso del mangiare, una trasformazione che riguarda la salute, il corpo, lo stare assieme, il rapporto con i luoghi, la costruzione dell'identità, il sacro. In un mondo di oggi dove ancora in alcuni Paesi si soffre la fame e in cui il Mediterraneo si è trasformato nell'Oceano del secolo scorso.