Il ricercatore Salvatore Esposito, dell'Infn di Napoli, ha parlato, nell'ambito del convegno "Oltre i neutrini: Ettore Majorana e la formidabile genialità di un fisico teorico", delle opere (inedite e non) del grande scienziato catanese dimostrando "quanto sia riduttivo associare il suo nome solo alle ricerche sui neutrini"
In video l'intervento di Salvatore Esposito, ricercatore dell'Infn di Napoli, nel corso del convegno "Oltre i neutrini: Ettore Majorana e la formidabile genialità di un fisico teorico", promosso dal dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania e dai Laboratori nazionali del Sud, nell’ambito del ciclo di seminari Colloquim, coordinato dalla prof.ssa Francesca Rizzo.
Nonostante i pochi articoli pubblicati in meno di dieci anni di attività, Ettore Majorana ha lasciato un segno indelebile nel campo della fisica, della matematica e perfino dell'informatica e dell'economia, prima di scomparire misteriosamente nel 1938. Il suo nome è oggi universalmente associato - grazie ad uno solo dei suoi articoli - ai "neutrini di Majorana" o anche ai "fermioni di Majorana", oggetto di importanti studi attuali (teorici e sperimentali) in diverse branche della Fisica.
"Dei neutrini di Majorana - ha affermato Esposito - si è parlato e scritto tanto. Ma in realtà è riduttivo associare il nome dello scienziato catanese solo a questo aspetto".
Il ricercatore napoletano ha quindi passato in rassegna gli articoli pubblicati e le opere inedite lasciate dallo scienziato siciliano, spaziando dal problema a due corpi in Fisica atomica, al modello di Thomas-Fermi, alla teoria del ferromagnetismo, agli stati quasi-stazionari e alla Teoria quantistica dei campi.