Anche quest’anno Raduni - associazione operatori radiofonici universitari - organizza quattro giornate dedicate al mondo della radio.
Dal 18 al 21 maggio l’Università degli Studi di Verona ospiterà l’undicesima Edizione del FRU, il Festival delle Radio Universitarie. Più di 200 operatori giungeranno nella città veneta per l’evento più atteso dagli studenti “radiofonici” di tutta Italia: panel, workshop e anche un talent che permetterà ai partecipanti di mettere alla prova le loro capacità.
Alessandro Raimondo, Presidente dell’associazione, ci ha raccontato i punti di forza della città di Verona che si prepara a ospitare l’evento supportata da Fuori Aula Network, una delle più longeve radio universitarie. Fra le novità di questa edizione il contest “Non ci ferma nessuno” di Luca Abete e le attività interne che prevedono un confronto diretto fra le 25 radio universitarie, vere protagoniste dell’evento. “È importante sottolineare che i laboratori radiofonici danno la possibilità di responsabilizzarsi. L’attività svolta non è soltanto un’attività professionalizzante da un punto di vista comunicativo, ma anche umano. Il contatto aggregativo che dovrebbe esserci all’interno del contesto universitario può essere recuperato attraverso la passione per la radio”.Non solo laboratori radiofonici, ma esperienze importanti che arricchiscono il percorso universitario di tanti studenti italiani.
Oltre al contest "Miglior Voce" anche quest'anno parteciperemo al concorso come miglior format con "Intersezioni Africane". Le precedenti edizioni sono state vinte dai programmi "Sotto a chi Prof" e "Terremoto il giorno Prima".
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“È importante partecipare al Fru perché lì si respira #l’ariadelleradiouniversitarie” e se lo dice il presidente potete fidarvi!