Nove studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie per l’ambiente hanno partecipato a una speciale lezione di ornitologia nella riserva "Immacolatelle e Micio Conti": oltre ad esplorare l'area protetta hanno assistito all'inanellamento di 21 uccelli che saranno monitorati per studiare il popolamento della zona
Inizia con l'inanellamento la storia scientifica di una capinera... ma anche di un occhiocotto, di un pettirosso, di un codirosso spazzacamino e di un luì piccolo: sono stati ben 21 infatti gli uccelli inanellati nella riserva naturale integrale "Complesso Immacolatelle e Micio Conti" di San Gregorio, nell’ambito delle attività di monitoraggio effettuate dal personale del Cutgana, alle quali questa volta hanno assistito, come in un laboratorio all’aperto, anche nove studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie per l'ambiente, accompagnati dal docente Franco Lombardo.
Gli studenti hanno avuto così la possibilità di esplorare l'area protetta gestita dal Cutgana e di assistere alle attività di studio e ricerca effettuate dal Centro di ricerca dell'Università di Catania nella riserva naturale: «Si tratta uccelli di piccola taglia, piuttosto comuni, che spesso passano del tutto inosservati o non è possibile apprezzarli da vicino, eppure - ha spiegato l’ornitologo Renzo Ientile agli studenti - rappresentano un'importante componente della comunità faunistica». «È attraverso il monitoraggio - ha aggiunto il direttore della riserva Salvatore Costanzo - che è possibile definire il popolamento animale e quindi accertare lo stato di salute della zona».
Gli studenti, guidati dal responsabile della fruizione della riserva Giovanni Sturiale, e da Domenico Catalano e Carlo Prato, hanno inoltre ammirato l’epigeo dell’area protetta, alla scoperta della flora e fauna presente, e hanno potuto visitare la grotta Micio Conti che fa parte del sistema di otto cavità vulcaniche che costituiscono il Complesso che si distende per una lunghezza complessiva di 1,5 chilometri sulla collina di Aci Castello e San Gregorio.