Fino al 24 giugno sarà possibile visitare la mostra "Le aree protette gestite dall'Università di Catania" grazie a otto installazioni multimediali e multisensoriali
Tra immagini mozzafiato e specie floristiche e faunistiche caratteristiche delle singole riserve naturali ben in evidenza, è stata inaugurata stamattina la mostra “Le aree protette gestite dall’Università di Catania” nel cortile del Palazzo Centrale dell’Università di Catania.
Realizzata dal centro di ricerca Cutgana, che gestisce per l’Ateneo di Catania ben sette riserve naturali e un’area marina protetta, la mostra è inserita nel calendario di appuntamenti della “Green Week”, il più importante evento annuale di politica ambientale europea organizzata dalla Commissione Europea e che quest’anno è dedicata al tema “Investire per un futuro più verde”.
A tagliare il nastro il rettore Giacomo Pignataro e dal direttore del Cutgana Giovanni Signorello alla presenza del direttore generale Federico Portoghese e del vicedirettore del centro di ricerca Agata Di Stefano.
Grazie alle otto installazioni multimediali e multisensoriali, a forma di cubo, i visitatori potranno vedere, sentire, toccare e annusare gli elementi naturali caratteristici della riserve naturali e al tempo stesso scoprire, conoscere e apprezzare la natura e le specie endemiche presenti nelle riserve naturali. Le aree protette, inoltre, potranno essere visitate anche grazie ai virtual tour in 2D e 3D realizzati dal Cutgana nell’ambito del progetto “Circuiti eco-turistici”.
Protagoniste principali della mostra sono le sette riserve naturali regionali – Isola Bella di Taormina, Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza, Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio, Grotta Monello di Siracusa, Grotta Palombara di Melilli, Complesso speleologico Villasmundo-Sant'Alfio di Melilli e Vallone di Piano della Corte di Agira – e l’Area marina protetta Isole Ciclopi di Aci Castello (istituita dal Ministero dell’Ambiente) gestite dal Cutgana dell’Università di Catania.
La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni (tranne sabato e domenica), dalle 9 alle 18, fino al 24 giugno.
«Grazie a questa rassegna fotografica, ma non solo, vista la presenza di alcune specie endemiche impagliate – spiega il direttore del Cutgana Giovanni Signorello – il Cutgana ha portato la natura dentro le città per rendere i cittadini sempre più consapevoli della nostra “eredità verde”. In questi anni, grazie alle attività di gestione del centro universitario, abbiamo reso accessibile a tutti la ricca biodiversità delle nostre aree protette, contribuendo alla creazione di una coscienza ecologica per le generazione presenti e future.
«La mostra socio-culturale è inserita in un percorso di educazione ambientale - ha concluso Signorello - e contribuisce, dunque, alla formazione della coscienza ecologica. La protezione ambientale, infatti, è un processo che parte dal basso attraverso il coinvolgimento della comunità locale al fine di incoraggiare e promuovere la partecipazione attiva dei cittadini.