Sei musei dell'Università di Catania raccontati nel documentario realizzato per Città della Scienza: l'Orto Botanico, il Museo di Zoologia, quello di Scienze della Terra, degli Strumenti antichi di Fisica, di Archeologia e il Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini
«I musei universitari stanno cambiando ruolo e funzione: il fatto che si vogliano aprire al pubblico è un grande regalo alla città». Sono le parole del presidente di Icom Italia (International Council of Museums) Alberto Garlandini con cui si apre il documentario "Musei da scoprire", prodotto da Zammù TV per Città della Scienza.
Nel video, i musei dell'Università di Catania sono "raccontati" attraverso le interviste a chi da anni ne cura la gestione e può spiegare il ruolo che i musei d'ateneo hanno avuto e hanno nella conservazione del nostro patrimonio storico, culturale e scientifico.
A illustrare il "museo delle piante" provenienti da tutte le parti del mondo sono la direttrice dell'Orto Botanico di Catania (fondato nel 1858) Anna Guglielmo e Noemi Giunta.
La storia delle collezioni di storia naturale, custodite dall'ateneo sin dal 1852, è illustrata dal direttore del Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle Francesco Lombardo e da Alessandro Marletta.
Fossili, minerali e rocce vulcaniche (raccolti sin dalla fine del 1700) sono custoditi invece al Museo di Scienze della Terra, in cui ci guidano i docenti Rosolino Cirricione e Antonietta Rosso.
Microscopi, cannocchiali, telegrafi: a descrivere la bellezza, l'eleganza e la funzione degli oggetti custoditi al Museo degli Strumenti antichi di Fisica (raccolti sin dalla seconda metà 800) sono Antonio Insolia (già direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia) e Natale Marino.
Edoardo Tortorici ci guida invece tra le teche del Museo di Archeologia (collezione avviata già alla fine dell'Ottocento) che contengono oggetti di uso comune, antichi vasi e statuette di epoca ellenistica, fino alla curiosa sezione dedicata ai falsi; qui vengono svolti laboratori dedicati ai bambini descritti da Manuela Lupica (Officine culturali).
Francesco Mannino e Patricia Vinci (Officine culturali) e Antonino Leonardi, profondo conoscitore del Monastero dei Benedettini, spiegano che cos'è il Museo della Fabbrica, ovvero il posto in cui «il museo parla di se stesso».
«Un museo - conclude Garlandini - serve soltanto se è utile alla comunità, se serve a riconoscersi in un passato, a vivere in un presente con maggiore consapevolezza e a costruirsi poi un futuro aperto al mondo».
Roberta Raciti - interviste
Christian Bonatesta, Sonia Giardina, Salvo Noto, Dario Grasso, Giorgio Raito - riprese
Sonia Giardina, Marco Pirrello - montaggio
Francesca Testa - assistenza al montaggio
Irene Alì - testo (web)