«Errare è umano, ma AVVOLTE è il participio di avvolgere».
Figlia degli anni ʽ90, rimpiango epoche mai vissute e tempi mai visti. Cresciuta nel boom della modernità, vago alla ricerca del bello del passato.
Amante delle parole per lavoro, per hobby e per passione: scrivo per il rispetto della lingua italiana e correggo lavori di amici per affetto. Nel tempo libero (quale?) scrivo lettere con pennino e calamaio e picchio (sul serio) la mia Olivetti Linea 98.
Da poco in pratica per il tesserino da pubblicista, sono redattrice del primo team europeo di radiofonici universitari. Mi piace il rock, quello che non ho mai conosciuto. Ogni tot di mesi creo un format nuovo, la ripetitività mi annoia. Dopo un periodo di sfide tra studenti, un'ondata di rassegna stampa super seria e un lasso di tempo di cazzeggio e fuffa, mi sono data alle monografie dei miei gruppi preferiti. La mia testa è un casino, proprio come la protagonista del mio logo → CLICKHERE.
Sono Studentessa da epoca non definita. Ho cambiato talmente tanti corsi che per le lauree degli altri regalo CFU. Se tutto va bene mi laureo in tempo per la fine della crisi.
Faccio troppe cose (è una bella scusa), tra cui scrivere di teatro e andare ai concerti.
Radio Zammù è arrivata per sbaglio nel novembre del 2013. Convinta di rimanere in eterno all'ombra di un pc di redazione, mi sono innamorata e il microfono è diventato una droga: queste quattro mura insonorizzate mi hanno cambiato la vita.
In una parola: superansia. Sono quasi sicura che imploderò prima dei 30 anni.
Dove ho lasciato il fidanzato? L’ho mangiato.