Gli interventi di Antonio Di Grado (Università di Catania), Mario Lombardo (Università del Salento) e Giovanni Salmeri (Università di Pisa) nel corso dell'incontro in memoria del professor Mauro Corsaro, scomparso il 9 marzo 2015
Il 9 marzo dello scorso anno è scomparso il professore ordinario di Storia greca Mauro Corsaro, «un uomo mite e affabile, timido e ironico, limpido e coltissimo» come ha precisato il docente Antonio Di Grado, «amatissimo dagli studenti e colleghi» che lo hanno voluto ricordare con una giornata di studi.
In un affollato auditorium del Monastero dei Benedettini, l'8 aprile scorso, sono intervenuti, tra gli altri, i colleghi e gli amici di sempre Antonio Di Grado (Università di Catania), Mario Lombardo (Salento) e Giovanni Salmeri (Pisa).
«La presenza un anno fa di molti studenti in lacrime davanti al feretro di Mauro, in quella mattina di primavera, ha testimoniato il riconoscimento all'uomo puro, maestro di vita, idee e affetti che era» ha spiegato il prof. Antonio Di Grado.
Nel corso della giornata di studi sono stati rispolverati anche i primi anni di studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa del docente etneo grazie all'intervento del prof.Mario Lombardo.
«Mauro ha studiato e insegnato a Pisa dal 1975 al 1987, ma il periodo compreso tra il 1979 e il 1981 mi ha permesso di conoscerlo meglio. Eravamo assegnisti e convivevamo nella nostra Casa comune di via Bonanno come la chiamavamo noi in cui oltre ad affrontare le faccende di casa approfondivamo fino a tardi gli studi in corso» ha spiegato il prof. Lombardo. «Mauro ha dimostrato sempre una straordinaria fedeltà a se stesso come uomo, come persona sempre col sorriso e con quel accento catanese che ogni tanto interrompeva con qualche parola in toscano. Una straordinaria curiosità e apertura intellettuale, immune da falsità» ha aggiunto il docente dell'Ateneo del Salento.
«Mauro ha sempre vissuto a Pisa ad accezione delle parentesi a Genova e nella sua Catania, anzi Mascalucia, e a un anno dalla sua scomparsa mi piace pensare che sia stato solo trattenuto a Catania anche se poi mi rendo conto della sua assenza e allora per parlare con lui cerco gli amici comuni di sempre» ha detto nel suo intervento il prof. Giovanni Salmeri della Scuola Normale Superiore di Pisa. «Ricordo l'amicizia di Mauro, un bene dal valore inestimabile fondata sulla stima intellettuale che prescindeva dal suo orientamento politico» ha aggiunto il docente pisano.