Fa discutere la proposta del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, di riformulare le modalità di accesso a Medicina, con l'eliminazione del test di ingresso a favore di uno sbarramento al termine del primo anno, sulla base del modello francese. Studenti e docenti catanesi spiegano i possibili pro e contro
Rivoluzione in vista per quanto riguarda le modalità di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia: il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha annunciato, tramite la pagina Facebook del suo partito, la possibile abolizione del test di ingresso, da ufficializzare già entro luglio. Non più preselezione, dunque, ma accesso libero al corso di laurea per tutti coloro che sognano di indossare il camice bianco, con un esame di sbarramento al termine del primo anno. La riforma, ricalcata sul modello francese, ha suscitato parecchi entusiasmi tra coloro che caldeggiano l'abolizione del test, considerandolo iniquo, e non poche perplessità fra chi, invece, lo ritiene necessario al fine di garantire ordine e trasparenza. Quali sarebbero, dunque, i pro e i contro di tale cambiamento? Zammù Tv ha raccolto il parere del presidente della Scuola "Facoltà di Medicina", Francesco Basile, del presidente del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Agostino Palmeri, e di coloro che il test l'hanno già sostenuto e superato, gli studenti di Medicina dell'ateneo catanese.