Il bassista, collaboratori di mostri sacri della musica italiana e internazionale, si racconta in una lunga intervista nella quale parla anche del suo impegno come maestro. «La didattica mi piace tantissimo: mi obbliga a guardare i particolari»
Massimo Moriconi, classe 1955, è uno dei bassisti che hanno fatto la storia della musica leggera italiana. Lo incontriamo in occasione di un ciclo di lezioni tenute alla scuola di musica e canto Delta Rho di Catania. Una chiacchierata informale, protagonista la musica; quella suonata, quella vissuta, quella insegnata. Una rassegna ricordi di un’artista che ha collaborato con i grandi della scena musicale italiana: Mina, Fabio Concato, Fiorella Mannoia, e internazionale: Lee Konitz, Tal Farlow, Jerry Lewis e Liza Minnelli, e quando cita i loro nomi non lo fa mai con enfasi immodesta ma con la semplicità e l’ironia di chi, grazie alla musica, ha avuto il piacere di condividere esperienze e sensazioni con colleghi di ogni statura e di ogni parte del mondo.
Attualmente Massimo Moriconi è uno dei più attivi musicisti nel campo dell’insegnamento, sia con la produzione di metodi didattici, che con una nutrita schiera di allievi.