Vent'anni dopo la pubblicazione di una delle canzoni più celebri dei 99 Posse, il gruppo torna con un nuovo album che vede collaborazioni di diversi colleghi. Il cantante Luca ‘O Zulù Persico: «Proveniamo tutti dalla stessa saittella, dallo stesso tombino, e per tutti Curre curre guagliò ha significato qualcosa»
«Ci siamo resi conto che Curre curre guagliò stava per compiere vent’anni e il modo migliore per celebrare questo compleanno era riscrivere il disco», afferma ai microfoni di Radio Zammù il cantante dei 99 Posse Luca ‘O Zulù Persico. L’album, attraverso il remake di 14 canzoni che in questi anni hanno scosso gli animi e segnato la musica italiana, ripercorre i grandi successi della loro prima discografia come fossero capitoli di un gran bel film. «La maggior parte delle cose scritte 20 anni fa sono più che attuali. Parlavamo di precariato e a quei tempi forse era anche meno comprensibile di quanto non sia adesso».
«Ero quello che doveva lavorare di meno perché i testi erano già tutti scritti - prosegue - quando abbiamo cominciato, però, il mio livello di veleno interno aveva già toccato il rosso: ho sentito il bisogno impellente di scrivere qualcosa di nuovo». Così sono stati partoriti i quattro inediti dell’album: Soggetti attivi, Stato d’emergenza, 1234 e Strano e straniero.
Nella tracklist alcune canzoni sono interpretate più volte da attori diversi. «Proveniamo tutti dalla stessa saittella, dallo stesso tombino, e per tutti Curre curre guagliò ha significato qualcosa». Così Roy Paci, Alborosie, Mama Marjas, Caparezza, J-Ax, Clementino, Pau (Negrita), Punkreas, Samuel (Subsonica), Banda Bassotti, Francesco Di Bella (24 Grana), Ensi, Signor K e Bonnot, Valerio Jovine, Enzo Avitabile e i Bottari propongono diverse prospettive dello stesso brano, restituendo una visione più ampia e più aperta.