«È come se per la prima volta da spettatori ci fossimo voltati e fossimo andati a conoscere i proiezionisti che lavoravano alle nostre spalle». Parla il regista del documentario che racconta l’epocale passaggio dalla pellicola al digitale e la storia di una Catania cinematografica che aveva in via Giuseppe De Felice il suo fulcro
«Abbiamo dato voce a un mondo che nessuno si era soffermato a raccontare prima se non Giuseppe Tornatore con il suo magnifico Nuovo Cinema Paradiso». Lo spiega a Zammù TV lo stesso Elio Sofia, regista del documentario "L'ultimo metro di pellicola": «È come se per la prima volta da spettatori ci fossimo voltati alle nostre spalle e fossimo andati a conoscere i proiezionisti, i tecnici che montano e smontano i proiettori».
«Abbiamo conosciuto tutte quelle persone che aspettavano che qualcuno chiedesse loro di parlare dell'ultimo metro di pellicola». Storie che anche i catanesi potranno conoscere in occasione della proiezione prevista per giovedì 15 ottobre, al Cinema Odeon (due spettacoli, ore 20:30 e 22:30).
Speaker, autore radiofonico e presentatore, Elio Sofia è anche un attore impegnato soprattutto in teatro. Ha recitato inoltre nei lungometraggi “Mauro c’ha da fare” per la regia di Alessandro Di Robilant e in "Una notte blu cobalto” di Daniele Gangemi, nel videoclip “Safari Now”, sempre di Gangemi, e nei corti “Il giorno più lungo” di Giuseppe Coco (con Leo Gullotta), “Neanche i cani” e “Qualcosa in più” di Alfio D’Agata. L'ultimo metro di pellicola è la sua opera prima come regista.