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Evviva la batteriocina! Prevenire infezioni con i batteri buoni

di Agata Ventura, Alessia Di Pietro, Angelo Sarra Fiore, Chiara Racalbuto (redazione web), Irene Alì (redazione web), Lorenzo Di Silvestro, Marcella Lombardo, Mariateresa Calabretta (redazione web), Marzia Toscano, Paolo Riela, Rosa Maria Di Natale e Stefania Andriani

Un’equipe del Laboratorio di Microbiologia Molecolare e Antibiotico Resistenza dell'Università di Catania sperimenta un nuovo studio di profilassi. Obiettivo: prevenire alcune infezioni delle alte vie respiratorie, come l'otite in età pediatrica




Un’equipe di ricercatori del Laboratorio di Microbiologia Molecolare e Antibiotico resistenza (Mmar) dell'Università di Catania sperimenta un nuovo studio di profilassi. Obiettivo: prevenire alcune infezioni delle alte vie respiratorie, come l'otite e relative ricorrenze in età pediatrica. Si tratta della batterioterapia, ossia l'uso di microrganismi buoni, e dunque non patogeni. Questi ultimi sono in grado di produrre una sostanza naturale che si chiama batteriocina, a sua volta in grado di eliminare due patogeni molto importanti, e cioè lo streptococcus pneumoniaestreptococcus pyogenes. Il microrganismo buono usato in questo caso, lo streptococcus salivarius, potrebbe essere in grado di colonizzare le alte vie respiratorie crescendo al posto dei microrganismi patogeni.

I finanziamenti per lo studio arrivano da fondi pubblici e privati. La ricerca è condotta in collaborazione con l'Ospedale di Acireale e con una cattedra di Pediatria dell'Università di Milano.
La responsabile del progetto di ricerca è la docente Stefania Stefani del laboratorio Mmar, che in questa prima puntata racconta i vari step della ricerca, insieme alle dottoresse Maria Santagati e Marina Scillato.


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