Il Premio Enrico Escher va alla video-inchiesta su “Campo San Teodoro” e al reportage “Ragusa: Obiettivo ZeroWaste”. Al secondo posto si piazza Debora Borgese, terzi Luisa Santangelo e Roberto Sammito
Sono Amelia Cartia e Alberto Salvatore Incarbone i vincitori della prima edizione del premio “#Futuropresente. Racconta l’innovazione nella tua città”, il contest che l'Università e il Comune di Catania hanno promosso per ricordare la figura del giornalista e docente Enrico Escher.
Il premio (articolato nelle sezioni reportage e video-giornalismo) è stato un omaggio alla figura del giornalista scomparso nel 2009, per tenere vivo il ricordo della sua pionieristica capacità d’innovazione, manifestata anche attraverso l’attività di docenza all’Università di Catania e la promozione dei media universitari.
«Un giornalista e docente - ha spiegato il rettore Giacomo Pignataro in occasione dell'assegnazione del Premio - che anche all’Università, nonostante i pochi anni di insegnamento, ha lasciato un segno indelebile con la fondazione di Step1, per la concretezza e per l’innovazione trasmessa ai suoi studenti, ma anche e soprattutto perché ha diffuso saperi che erano ai margini dei nostri insegnamenti, motivi per cui il nostro Ateneo ha un debito nei suoi confronti».
In tutto sono stati 22 gli elaborati in gara presentati da studenti under 35 finalizzati a raccontare la storia di una scommessa, di un progetto che sta per nascere in grado di cambiare e innovare il nostro territorio. I vincitori si sono aggiudicati la possibilità di svolgere un tirocinio trimestrale in una redazione giornalistica retribuito con 500 euro mensili grazie al patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e al sostegno finanziario della Federazione nazionale della Stampa italiana e della holding Cogip.
Nella categoria video-giornalismo si è imposto l’acese Alberto Salvatore Incarbone, studente di Lettere e collaboratore della rivista online “L’Urlo”, con il contributo dal titolo “Campo San Teodoro”. «L’elaborato proposto - si legge nella motivazione elaborata dalla commissione (le giornaliste Flaminia Belfiore e Rosamaria Di Natale e il docente di Letteratura e Cinema Rosario Castelli) - dimostra qualità tecnica professionale, espressa attraverso le riprese, il montaggio, la scelta delle inquadrature e del sonoro, ma soprattutto attraverso la scelta delle voci, che non lasciano spazio a retorica. L’ottica dell’autore punta sull’innovazione “semplice”, che in un territorio come Librino, quartiere difficile e complesso della città di Catania, è fatta di buone prassi realizzate da volontari e residenti, tra sport, cultura e natura. In sottofondo, traspare il sogno che Librino possa un giorno diventare come una piccola Irlanda».
Nella categoria reportage, invece, la vittoria è andata alla ragusana Amelia Cartia (assente giustificata alla premiazione), laureata in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e redattrice del quotidiano La Sicilia e del settimanale Vivere, con il contributo intitolato “Ragusa: Obiettivo ZeroWaste” che la commissione ha definito “un vero reportage sull'innovazione locale scritto con competenza e scioltezza e corredato da materiale fotografico. Centrale la scelta di alcuni temi come la priorità ambientale, l'approccio tecnologico, e la voglia di intraprendere sul territorio. La descrizione di una nuova applicazione coincide con il racconto di una scommessa e con la voglia di trovare nuove soluzioni a misura di cittadinanza».
Al secondo posto Debora Borgese con “Protonterapia – La svolta epocale per la cura dei tumori”, per il quale la commissione ha espresso una particolare menzione, sottolineando che «l’elaborato accende i riflettori su una ricerca sperimentale, tutta catanese, che punta alla cura oncologica e che potrebbe trasformare Catania in un centro d'eccellenza capace di attrarre pazienti da altre regioni italiane. Lo stile è quello del buon giornalismo scientifico che, inoltre, individua il rischio, molto concreto, della perdita dei fondi nonostante l'impronta fortemente innovativa del progetto».
Sul gradino più basso del podio la coppia composta da Luisa Santangelo e Roberto Sammito con “Catania-Ragusa, l’innovazione viene dall’auto: BlaBlaCar batte Trenitalia un’ora contro quattro”. «Il reportage multimediale - si legge sulla motivazione - punta l'attenzione sulla fruizione territoriale della piattaforma internazionale BlaBlaCar, evidenziando come il trasporto ferroviario locale appaia, anche al confronto del noto servizio di ride sharing, lento e poco competitivo».