Due biologi esperti in malattie respiratorie sono i protagonisti della quarta puntata del format dedicato ai giovani che fanno ricerca all'Università di Catania. In video spiegano il progetto U-Biopred in cui sono impegnati nel dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
Sono due biologi, esperti in malattie respiratorie, e in particolar modo dei soggetti asmatici, i protagonisti della quarta puntata di Science Slam, il format dedicato ai giovani che fanno ricerca all'Ateneo di Catania.
In video Massimo Caruso (dottore di ricercatore in Malattie respiratorie) e Rosalia Emma (dottoranda in Biomedicina traslazionale) del dipartimento Medicina clinica e sperimentale illustrano il progetto U-Biopred, un programma di ricerca finanziato dall’Unione Europea che coinvolge 40 partner europei, finalizzato a migliorare la conoscenza dell’asma grave e ad elaborare cure personalizzate e a sviluppare terapie più efficaci e sicure. Un progetto – coordinato per l’Università di Catania dal prof. Riccardo Polosa e che coinvolge ben 21 centri universitari, alcune tra le più importanti industrie farmaceutiche europee oltre a parchi tecnologici e associazioni di pazienti come la Lega Italiana Antifumo) – che in questi sei anni ha visto l’Ateneo diventare, sulla tematica, un punto di riferimento nel campo medico e scientifico internazionale.
Ecco chi sono i due protagonisti di questa puntata.
Nome:
Massimo Caruso
Nazionalità: Italiana
Progetto: U-Biopred
Dipartimento Unict di afferenza: Medicina
clinica e sperimentale
Chi è: Laureato in Scienze biologiche all’Università di Catania, ha conseguito successivamente il dottorato di
ricerca in Malattie respiratorie nello stesso Ateneo. Nell’ambito del progetto
U-Biopred, il team etneo (centro di reclutamento e di raccolta dei campioni) sta studiando il fenomeno dell’asma grave con un approccio biomolecolare “spinto”
per ridefinire la classificazione dei pazienti asmatici sulla base delle
analisi molecolari raccolte dalle impronte digitali. Un'innovativa
classificazione, dunque, che supera quella attuale basata, ad oggi, solo ed
esclusivamente, sulla semplice gravità clinica del paziente e sui farmaci
assunti.
Collabora con: Università, industrie
farmaceutiche, parchi tecnologici e associazioni di pazienti.
Nome:
Rosalia Emma
Nazionalità: Italiana
Progetto: U-Biopred
Dipartimento Unict di afferenza: Medicina
clinica e sperimentale
Chi è: Laureata in Biologia sanitaria
presso l’Università di Catania, sta svolgendo il dottorato di ricerca in Biomedicina
traslazionale nello stesso ateneo con il sotto-progetto di U-Biopred dal titolo
“Caratterizzazione del fenotipo asmatico severo fumatore”. Grazie al
“sotto-progetto”, uno studio quasi unico al mondo, si punta a caratterizzare,
dal punto di vista clinico e molecolare, il soggetto asmatico severo fumatore
ed, in particolar modo, approfondire lo studio sulla eventuale correlazione tra
il fumo e l’asma grave con l’obiettivo di individuare possibili target
farmacologici per aiutare questa classe di pazienti. Il team etneo di U-Biopred,
impegnato nel sotto-progetto, per effettuare la propria ricerca, ha preso in
considerazione gli aspetti clinici e molecolari di due “coorte” di pazienti –
asmatico severo fumatore e asmatico non fumatore – verificando i diversi
risultati clinici e i distinti fenotipi molecolari anche relazionando il numero
delle sigarette fumate e le dosi di cortisteroidi.
Collabora con: Università, industrie
farmaceutiche, parchi tecnologici e associazioni di pazienti.
Per "selezionare" i ricercatori della prima serie di Science Slam, ci siamo affidati agli esperti dell'Area della ricerca di Ateneo che lo scorso novembre hanno organizzato la manifestazione "Euraxess – Researchers in Motion", la campagna informativa promossa dalla Commissione Europea, che ha fatto tappa a Catania con il roadshow del bus europeo della ricerca, offrendo l'opportunità ai ricercatori catanesi coinvolti di illustrare le loro esperienze di mobilità o di particolari percorsi di formazione.
Uno "science slam" è una presentazione in cui gli scienziati illustrano il proprio lavoro di ricerca in un determinato lasso di tempo - di solito 10 minuti - di fronte a un pubblico non esperto.