La cantautrice e polistrumentista, sei album all'attivo, è tornata sul palco dell’Ariston dove ha diretto l'orchestra a fianco di Zibba e dei Perturbazione. Il suo nuovo album, nato in collaborazione con Alberto Patrucco, parte da una figura fondamentale per la musica francese
L’album Segni (e) particolari percorre un particolare viaggio alla scoperta della poesia e modernità del grande cantautore e poeta francese Georges Brassens. Considerato uno dei maggiori esponenti della canzone d'autore francese del XX secolo, vanta tra i propri fan nomi quali Fabrizio De André e Nanni Svampa. «Facendo dei live sui cantautori francesi abbiamo capito di avere questa affinità elettiva – spiega Andrea Mirò – Alberto Patrucco mi ha sottoposto dei testi di Brassens tradotti da lui chiedendomi di fargli da produttore artistico. Abbiamo iniziato a mettere mani al materiale finché non ci siamo resi conto di aver messo tanto uno dell’altro. Quindi perché non farlo insieme?».
«Segni (e) particolari non vuole essere un omaggio, volevamo semplicemente far ascoltare delle belle canzoni che riescono a essere molto attuali. Quella di Brassens è una visione dissacrante del mondo, del tutto senza tempo. Un modo per leggere la realtà di oggi».
L’album contiene collaborazioni con esponenti della canzone d’autore come Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi e Ricky Gianco, oltre che Enzo Iacchetti, profondo conoscitore e interprete del teatro canzone, e Ale e Franz, rappresentanti della miglior comicità di classe. Tra le 13 canzoni proposte, si è scelto di esordire con La cattiva reputazione. «È il manifesto di Brassens – afferma l’artista – non potevamo che scegliere questa per rappresentare un anarchico talmente anarchico da essere cacciato persino dagli anarchici!».