Recensione di Changing Places: a Tale of Two Campuses, Small World: An Academic Romance e Nice Work di David Lodge tratta da Bollettino d'Ateneo n. 3, 2003
David Lodge, Changing Places: a Tale of Two Campuses, Secker & Warburg, London 1975 (tr. it. Scambi, Bompiani, Milano 1991)
id., Small World: An Academic Romance, Secker & Warburg, London 1984 (tr. it. Il professore va al congresso, Bompiani, Milano 1991)
id., Nice Work, Secker & Warburg, London 1988 (tr. it. Ottimo lavoro, professore!, Bompiani, Milano 1991)
Anni fa, durante l'inverno dell'ultimo anno di secondary school feci il classico giro dei colloqui di ammissione alle cinque università inglesi alle quali avevo fatto domanda. Rimasi molto colpito da quanto fossero diversi i campus dei vari Atenei britannici: a Manchester c'era quel misto di town and gown che prometteva una vita universitaria movimentata ed interessante; a Warwick il campus nuovo era bello ed attrezzatissimo ma sembrava potenzialmente alquanto claustrofobico ed isolato; a Norwich, dove il dipartimento dell'University of East Anglia al quale avevo fatto domanda era gestito dal padre del campus novel, Malcolm Bradbury, non ci sono mai arrivato per via di una forte nevicata, e tuttora non conosco Norwich.
Poi c'era Birmingham, l'università dove David Lodge lavorava. Forse le mie impressioni sono state influenzate dal fatto che avevo già deciso per Manchester, ma mi ricordo un campus, come quello di Manchester, che faceva parte della città; c'era anche però anche tanto grigiore, e uno studio cupo e mal illuminato abitato da un prof dell'aria molto annoiata, quasi insofferente. Forse in quel momento il prof in questione stava fremendo dalla voglia di mettersi a scrivere un po' piuttosto che intervistare scolari per il suo corso di laurea in American Studies.
Credo sia lecito chiedersi se l'umorismo dei campus novel di Bradbury e Lodge non sia anche una reazione agli aspetti più noiosi e sedentari della vita universitaria. Le avventure, per esempio, dei protagonisti di Changing Places [Scambi] (1975), Philip Swallow e Morris Zapp, entrambi professori di letteratura inglese, il primo dall'University of Rummidge (chiaramente Birmingham – "Brum" – per il lettore anglofono), il secondo dalla State University of Euphoria, California, forniscono una serie di situazioni comiche con scambi non soltanto di lavoro, ma di modi di vivere, modi di vedere e vivere la politica, e persino uno scambio di mogli. Uno dei motivi per il successo di questo romanzo sta nel fatto che va ben oltre il campus per sondare il vecchio tema anglofono di due paesi divisi da una lingua comune: le differenze culturali tra Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il fascino della diversità di un popolo che parla la stessa lingua è notevole e gli scambi di docenti tra università britanniche ed americani sono molto stimolanti. Fu infatti un periodo di lavoro in California che ispirò Lodge per questo romanzo, il primo di una trilogia nel genere che si completa con Small World [Il professore va al congresso] (1984), e Nice Work [Ottimo lavoro, professore!] (1988). Tale fu il successo dei due protagonisti di Scambi che compaiono nuovamente in Il professore va al congresso con ulteriori sviluppi delle loro storie e carriere mentre introducono e istruiscono un giovane collega ai modi di quel che Lodge ha definito il campus globale. L'ultimo campus novel di Lodge ancora porta il lettore off campus con un placement (uno stage) nel mondo del lavoro: l'imprenditore Vic Wilcox si trova in una relazione improbabile con la prof. dr. Robyn Penrose, post-strutturalista e femminista, assegnatagli per un semestre.
Ambientazione e personaggi a parte, la scrittura di Lodge è anche accademica in un senso meno prosaico essendo spesso supportato da sofisticati riferimenti ed allusioni letterarie; parte integrante della struttura portante de Il professore va al congresso, per esempio, è la ricerca del Sacro Graal e le leggende arturiane. Il valore letterario dei due romanzi che completano il ciclo universitario è indicato dal fatto che entrambi furono selezionati per le rose finali del prestigioso Booker Prize in Inghilterra e Lodge stesso li ha adattati successivamente per il piccolo schermo, telefilm prodotti rispettivamente da Granada (1988) e dalla BBC (1989).
Lodge è uno scrittore molto versatile: oltre i dodici romanzi, ci sono anche nella sua bibliografia nove volumi di critica letteraria che gli hanno assicurato un posto tra i critici più importanti della sua generazione, mentre le prime collaborazioni con il teatro stabile di Birmingham negli anni sessanta hanno portato ad una serie di opere per il teatro, le più recenti The Writing Game (1991) e Home Truths (1999). Quest'ultima racconta le vicissitudini di uno scrittore di successo tartassato dalle esigenze dei media.
È interessante notare che i campus novel di successo sono spesso imperniati su elementi che portano i personaggi ed il lettore al fuori della torre d'avorio; verso territori che costituiscono la materia prima di ogni buon romanzo: rapporti interpersonali, scontri di culture e temi di attualità. E forse, nella vita vera, una buona dose di questi temi non fa male a nessun campus; che sia un modernissimo trionfo di architettura ubicato fuori città nella campagna californiana, un ex-monastero dei Benedettini in Sicilia, o una disorganizzata congerie di palazzi grigi in una città grigia nel cuore industriale dell'Inghilterra.