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Porte Aperte 2016: come è andata

di Zammù TV

Grande successo per la seconda edizione della rassegna culturale con cui l'Ateneo ha aperto le porte delle proprie sedi alla città. "Una scommessa vinta - spiega il prof. Luciano Granozzi -, un investimento sul pubblico di domani, i nostri studenti"




Grande successo per la seconda edizione della rassegna culturale con cui l'Ateneo ha aperto le porte delle proprie sedi alla città. "Una scommessa vinta - spiega il prof. Luciano Granozzi -, un investimento sul pubblico di domani, i nostri studenti"

Dal 18 giugno al 31 luglio l'Università di Catania ha aperto le porte delle proprie sedi alla città "per dare- ha spiegato il rettore Pignataro - una plastica rappresentazione di come questo Ateneo debba essere considerato da tutti un proprio patrimonio".

"L'Università nella città" è stato il tema dell'edizione 2016 (la seconda) di "Porte Aperte alla musica, al teatro, al cinema" che ha avuto una partecipazione straordinaria: ai 45 appuntamenti che si sono susseguiti quasi giornalmente hanno partecipato circa 22 mila spettatori. Si è partiti con un discorso sul teatro con Roberto Alajmo, direttore del teatro Biondo di Palermo, che ha condiviso il suo impegno di scrittore e intellettuale per l'organizzazione e lo sviluppo culturale della sua città.

Poi spazio alla musica con "Sciùscia Fest", per capire "che vento tira" nella musica indipendente siciliana. L'Associazione Catania Jazz ha regalato una notte del funk, con la partecipazione di un'artista straordinaria come Nick West, e poi due concerti di Rocketta Summer Live.

Il cartellone di Porte aperte ha ospitato anche dei festival come il Marranzano World Fest. E ancora: i concerti del "Bellini nel Barocco", l'edizione estiva di "Learn by Movies", dedicata ai fratelli Coen, gli spettacoli del Nuovo Teatro e del Teatro Machiavelli, il Macbeth dei Fratelli Napoli, lo spettacolo teatrale all'interno del Monastero dei Benedettini "Fonte a Ponente, Luna crescente" e tanto altro.

"E' stata una scommessa - ha sottolineato il delegato del rettore alla comunicazione Luciano Granozzi - sulla partecipazione delle realtà culturali più importanti di Catania alla vita dell'Ateneo e un investimento sul pubblico di domani, che sono i nostri 50 mila studenti".


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