La fotografia cinematografica e televisiva si basa anche sulla quantità e qualità della luce
Sesta clip del corso "Tecnica della rappresentazione audiovisiva", a cura del prof. Alessandro De Filippo, docente di Storia e Critica del Cinema al dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania.
La fotografia cinematografica e televisiva si basa anche sulla quantità e qualità della luce.
La posizione delle lampade, la loro intensità, l'apertura del diaframma, i filtri sui corpi illuminanti, l'angolo di riflessione del raggio luminoso, ognuno di questi elementi contribuisce a suscitare specifiche sensazioni nello spettatore.
La scrittura della luce è uno dei momenti essenziali dell'atto del vedere.