Il terzo video del corso su come insegnare l'italiano verte sulla storia letteraria, che «ha avuto un'importanza fondamentale per l'affermarsi della lingua e della coscienza nazionale
«Il percorso di storia della letteratura italiana è lungo e complesso. In Italia la storia della tradizione letteraria ha avuto un'importanza fondamentale per l'affermarsi della lingua e della coscienza nazionale, sia pure in modo assai vago. È una tradizione sacra, perché, senza la coscienza di questi valori e della lingua utilizzata dalla fine del Duecento fino ad oggi, un'idea d'Italia e di civiltà italiana non sarebbe maturata.
«Lo dico perché non si creda che io ritengo poco importante lo studio della storia letteraria - precisa -. In altri Paesi la storia letteraria è molto più breve perché la lingua è fortemente cambiata nel corso del tempo. Perché l'italiano non è cambiato? Si tratta di uno dei punti che illumina le difficoltà del professore di italiano al liceo».
Inizia con questo riferimento alla tipicità della storia linguistica italiana il terzo dei sei video che sintetizzano i temi trattati dal prof. Francesco Sabatini, emerito di Linguistica italiana dell'Università Roma Tre e presidente onorario dell'Accademia della Crusca, nell'ambito del corso di aggiornamento e formazione per insegnanti delle scuole secondarie di 2° grado su come insegnare l'italiano.
Le riprese di "Il triennio delle superiori: otto secoli di storia letteraria" sono state effettuate martedì 20 e mercoledì 21 ottobre 2015 al Monastero dei Benedettini di Catania nel corso degli incontri dal titolo "Italiano, la prima disciplina scientifica. Un curricolo da rifondare" e "Comprensione analitica dei testi e grammatica della lingua", tenuti nell'ambito del progetto di potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche "Mat-Ita" realizzato dal Centro orientamento e formazione d'Ateneo in collaborazione con i dipartimenti di Matematica e Informatica (Dmi) e di Scienze umanistiche (Disum) dell'Università di Catania.