Il cantautore catanese, con la sua chitarra e i suoi testi sul "male di vivere" moderno, è il protagonista del secondo appuntamento con il format dedicato alla musica del vivo
Il secondo appuntamento con il format a cura della webtv e della radio dell'Università di Catania ha come protagonista assoluto Mapuche, solo con la sua chitarra davanti alle telecamere di Zammù TV e dietro il microfono di Radio Zammù.
Di poche parole, tirate fuori a forza, quando deve parlare di sè e della sua musica, Mapuche diventa impetuoso e intenso quando quella musica deve suonarla. Testi a tratti sussurrati, a tratti urlati, che raccontano il disagio e l'inadeguatezza comune a tanti giovani (e meno giovani) del nuovo millennio.
Mapuche, nome d'arte di Enrico Lanza, nel 2011 pubblica Anima Latrina - Doremillaro (Sb) Recs -, EP con cinque brani chitarra e voce. Nei mesi successivi, a quelle canzoni se ne aggiungono altre e, riarrangiate e suonate con band, danno vita all'LP L'uomo Nudo (Viceversa Records) con Lorenzo Urciullo (Colapesce) in veste di produttore artistico e musicista. Nel 2014, ancora con Viceversa Records, esce l'EP Compreso il cane e nel 2015 - è storia recente - esce Autopsia (Viceversa Records/Audioglobe), un disco con testi più duri e melodie più scarne, che ha visto la produzione artistica di Alessandro Fiori, che ha accettato con entusiasmo il suo ruolo e ha contribuito suonando in alcuni brani del disco.