La giuria composta di 2300 studenti, provenienti da 68 istituti superiori di 7 regioni ha decretato i vincitori del premio per l'editoria scientifica divulgativa. Rivedi la cerimonia di Catania durante la quale sono stati annunciati anche i nomi degli studenti siciliani autori delle migliori recensioni
Sono i libri "La tempesta in un bicchiere - Fisica della vita quotidiana" di Helen Czerski (Bollati Boringhieri), e "Le due teste del tiranno - Metodi matematici per la libertà" di Marco Malvaldi (Rizzoli) ad aggiudicarsi ex aequo il Premio Asimov 2018 per la divulgazione scientifica.
I vincitori sono stati annunciati sabato 21 aprile nel corso di sette cerimonie che si sono tenute in contemporanea all’Aquila, Camerino, Lecce, Catania, Cagliari, Cosenza, Perugia.
Istituito nel 2015 dal Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, cresciuto grazie all’aiuto dell’Infn, in particolare con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i Laboratori Nazionali del Sud, le Sezioni Infn di Cagliari, Catania, Lecce e Perugia, e il gruppo collegato di Cosenza, e di tante altre realtà scientifiche italiane, il Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa prende ispirazione dai premi assegnati dalla Royal Society per i libri di divulgazione scientifica, e nasce con l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni alla scienza, attraverso la lettura critica di opere di divulgazione. È stata, infatti, una “giuria popolare”, composta di 2300 studenti, provenienti da 68 istituti superiori di 7 regioni, a votare e decretare i due vincitori tra le cinque opere in gara. Oltre alle opere di Czerski e Malvaldi, partecipavano anche "La bottega dello scienziato: Introduzione al metodo scientifico", di Alessandro Della Corte e Lucio Russo (Il Mulino), "L’ordine del tempo" di Carlo Rovelli (Adelphi), e "Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile" a cura di Pietro Greco (Carocci Editore).
«Sono enormemente onorata ed entusiasta per questo premio, – commenta l’autrice del libro, la fisica inglese Helen Czerski, volto noto della BBC – è speciale che il mio libro sia stato scelto da studenti delle scuole superiori, che sono all’inizio del loro viaggio nella scienza e che stanno ponendo adesso le basi del loro modo di guardare al mondo. Sono i loro contributi, come cittadini ed elettori, e forse anche come scienziati, che costruiranno il futuro. Ho scritto questo libro perché è di fondamentale importanza mettere in evidenza le connessioni tra il mondo quotidiano e le grandi domande che affrontiamo come società. Le spiegazioni di come funziona il mondo dovrebbero essere un patrimonio comune, tutti dovremmo sentirci capaci di concepire idee e investigarle per noi stessi. Spero che il mio libro aiuti i suoi lettori a trovare la forza di intraprendere questa strada», conclude Czerski.
«Grazie per l'attribuzione del premio Asimov per la divulgazione scientifica, sono particolarmente contento di ricevere questo premio, perché - spiega lo scrittore e chimico, proprio come Asimov, autore anche de "I delitti del BarLume", Marco Malvaldi - è un premio conferito dagli studenti, cioè per definizione da persone curiose. La divulgazione scientifica serve a incuriosire, a mio parere: a indicare allo sguardo direzioni che magari non ci sono mai venute in mente, o a farci scoprire che di un dato argomento del quale credevamo di sapere tutto, in realtà ne sappiamo molto poco. La divulgazione, - prosegue Malvaldi - per sua natura, è informativa, non formativa: per cui io spero, se vi è piaciuto il mio libro, che non vi fermiate lì. Che andiate avanti, perché il mio libro è solo un dito che indica una direzione. Potete scegliere di non andare in quella direzione, o potete scegliere di incamminarvi: ma, vi prego, non fermatevi a guardare il dito. Ancora grazie a tutti voi».
Ma il bello del Premio Asimov è che gli studenti non sono solo giurati ma anche concorrenti. Per l’occasione è stato costituito un comitato scientifico multidisciplinare di 150 docenti, ricercatori, scrittori e giornalisti provenienti da importanti realtà scientifiche e culturali nazionali, che ha valutato e selezionato le recensioni scritte dai ragazzi sulle opere in concorso. Il comitato scientifico ha così individuato tre studenti per ogni libro, che si sono distinti come autori delle migliori recensioni, e che sono stati chiamati a presentare le cinque opere in gara.
Gli studenti siciliani sono: Sandro Torrisi (5P, ITI “Guglielmo Marconi”, Catania), Emma Ferraro (5C, liceo scientifico "Galileo Galilei”, Catania), Gianvito Rapisarda (5A, IISS “Concetto Marchesi”, Mascalucia) e Antonio Longo (5A, IISS “Concetto Marchesi”, Mascalucia) per il libro "L’ordine del tempo"; Gabriele Scalia (3A, ITI “Guglielmo Marconi”, Catania), Gabriella Nicosia (5D, IISS “Concetto Marchesi”, Mascalucia) e Giovanni M. Manduca (3D, liceo scientifico “Boggio Lera”, Catania) per "Le due teste del tiranno"; Salvatore Battiato (4B, liceo scientifico “Enrico Fermi”, Paternò), Valentina Failla (5C, liceo scientifico "Galileo Galilei”, Catania) e Chiara Tomaselli (4B, IISS “Concetto Marchesi”, Mascalucia) per "La bottega dello scienziato"; Cosmin Arama (3B, IISS “Luigi Russo”, Caltanissetta), Giulia Maria Grasso (3D, liceo scientifico "Boggio Lera", Catania), Dario Bonaccorso (5C, liceo scientifico "Galileo Galilei", Catania) e Lorenzo Cambria (4A, ITI “Guglielmo Marconi”, Catania) per "La tempesta in un bicchiere"; Valeria Comito (3N, ITI “Guglielmo Marconi”, Catania) e Giovanni Alessi (3B, liceo scientifico "Boggio Lera", Catania) per "Fisica per la pace".
Gli autori e le autrici delle migliori recensioni delle sette regioni saranno invitati alla cerimonia conclusiva prevista il 5 ottobre 2018 all’Aquila.
«Uno dei principi su cui abbiamo basato il premio Asimov è semplicemente la fiducia nel giudizio di chi legge i libri», spiega l’ideatore del Premio Asimov, Francesco Vissani, ricercatore ai Laboratori INFN del Gran Sasso. «Lo abbiamo condiviso – prosegue Vissani – assieme a tanti amici e colleghi dell’INFN, insegnanti di scuola superiore, e altri rappresentanti del mondo della cultura, e abbiamo chiesto l'aiuto di studenti e studentesse di scuole superiori italiane». «Alla luce di questi tre anni di esperienza, mi sento di dire che l’intelligenza e la maturità di giudizio che abbiamo riscontrato nei nostri giovani meriterebbe maggiore considerazione e dovrebbe essere valorizzata maggiormente: questa era una delle idee che anche Isaac Asimov aveva molto a cuore», conclude Francesco Vissani.
Il Premio Asimov, che è anche un progetto di alternanza scuola-lavoro, si è ampliato nella seconda edizione con oltre 1400 partecipazioni da Puglia, Abruzzo e Sardegna. L’edizione 2018 ha coinvolto ben sette regioni italiane grazie all’adesione al Premio anche di Marche, Umbria, Calabria e Sicilia. La terza edizione del “Premio Asimov” ha visto la partecipazione attiva delle Sezioni INFN di Cagliari, Lecce e Perugia, Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania, Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Abruzzo, dalla Società Italiana di Fisica (SIF), dall'Accademia dei Lincei, dalla Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV), dal Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP), dai Laboratori Nazionali del Sud e del Gran Sasso, dalle Sezioni di Catania e dal Gruppo collegato di Cosenza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dall’Università di L’Aquila, dall’Università di Camerino, dall’Università di Cagliari e dal CRS4 Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna. L’attività di lettura, analisi e recensione delle opere in gara degli studenti viene certificata dagli enti organizzatori ed è valida ai fini dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e dell’attribuzione dei crediti formativi previo riconoscimento delle scuole partecipanti.