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Alla Notte dei Ricercatori 2013 in scena l'opera teatrale Quanti Majorana

Lo spettacolo è una narrazione teatrale ispirata alla figura dello scienziato del primo Novecento, scomparso misteriosamente. L'opera è stata scritta e diretta da Roberta Raciti e interpretata da Bruno Torrisi con elaborazioni video di Mario Cosentino e messa in scena in occasione della Notte dei ricercatori 2013




Estratto della narrazione teatrale ispirata alla figura di Ettore Majorana, scritta e diretta da Roberta Raciti e interpretata da Bruno Torrisi con elaborazioni video di Mario Cosentino e messa in scena in occasione della Notte dei ricercatori 2013. Viene esplorato non tanto il mistero della scomparsa, quanto piuttosto la parabola della vita di Ettore Majorana, che si inscrive in quella della storia e della rivoluzione scientifica del primo Novecento e la straordinaria coincidenza della sua vicenda biografica con i suoi studi, fino a farsene metafora.

Che sia stato un genio maledetto o un abile calcolatore, lo scienziato buono o un astuto stratega, un introverso o un megalomane, su una cosa concordano tutti: Ettore era un tipo strano; strano come la fisica quantistica, strano come il neutrino, una misteriosa particella concepita in quegli stessi anni e da lui prefigurata come la particella più autodistruttiva del cosmo, quando ancora non si aveva neanche la conferma sperimentale della sua esistenza. Il neutrino di Majorana dice molto di Ettore Majorana, più di qualsiasi biografia. Ma anche questo è un mistero: un mistero che però la scienza può svelare.