Semplice, spontanea e ironica. Camilla Boniardi racconta "Per tutto il resto dei miei sbagli", romanzo d'esordio intimo e profondo, edito da Mondadori
Chi la segue su Instagram lo sa già, lei è davvero molto "carrrina". Parole calibrate e sorrisi spontanei colorano il viso di Camilla Boniardi, content creator da 1,2 milioni di follower. Al Catania Book Festival presenta il romanzo "Per tutto il resto dei miei sbagli", un ritorno alla scrittura segnato da consapevolezze, timori e tanta voglia di comunicare attraverso l'intimità delle parole su carta.
La protagonista è una studentessa universitaria alla ricerca di una perfezione quasi idealizzata che si tramuta in un senso di inadeguatezza ostico e irrazionale. La paura di non “essere abbastanza” invade la nostra quotidianità e ne condiziona l'andamento. Bisognerebbe trovare un modo per tramutare questo avverbio in un aggettivo superlativo rassicurante, ma la verità è che le categorie grammaticali sono immutabili e il cambiamento dipende solo dalla nostra volontà. Un libro che comincia da un trasloco, fra scatole di cartone ed esigue certezze, simboli di una vita scompigliata tutta da rifare. «Marta si trova in un momento di grande caos. Il trasloco però metaforicamente rappresenta anche un nuovo inizio. Si riparte da qualcosa di nuovo, da una casa, da una nuova dimensione che ci possa accogliere e questa ambivalenza è di buon augurio verso chi magari sente di dover decostruire alcune cose che ha assemblato male, per poi ricostruirle in una nuova forma».
Occorre dunque partire dal disordine per mettere insieme i pezzi e ritrovare noi stessi. Una scrittura fluida e visiva che nasce dall’esigenza di raccontare una parte nascosta di Camilla, ma anche di Camihawke. «Tutti proviamo un senso di inadeguatezza in vari contesti. Ogni volta che posto qualcosa mi chiedo se non avessi potuto farlo meglio, se non mi sono impegnata abbastanza, se ho avuto la sensibilità giusta, è una condizione con cui convivo. Credo sia importante mettersi in discussione, forse però senza arrivare al punto che questo senso di inadeguatezza ti controlli e ti impedisca di agire. Se si riesce a tenerlo un attimo a bada è importante averlo. In passato l'ho gestito peggio. Col tempo sono migliorata, ma ho ancora tanto lavoro da fare».
Spazi da riempire attraverso le esperienze di una vita che può non deludere le aspettative e che restituisce il fascino delle possibilità. Non sempre le scelte iniziali delineano in maniera netta il percorso di ognuno di noi, occorre avere coraggio e assecondare il cambiamento. «Racconto spesso la mia esperienza universitaria. Sono laureata in giurisprudenza eppure ho deciso di fare tutt'altro e avvicinarmi al mondo della comunicazione. A tutti gli studenti che desiderano lavorare in questo settore posso consigliare di cercare delle agenzie che gestiscano il lato social dei content creator. Quella di cui faccio parte è composta da tantissime persone e fanno tutti cose diverse, dalla parte stampa a quella manageriale. Credo che questo possa essere un buon inizio, una palestra importante per vedere quali sono le varie possibilità in questo campo e avvicinarsi a un approccio un po' più concreto».
Creatrice di contenuti sul web, conduttrice radiofonica e televisiva e Miglior Instagrammer ai Macchianera Internet Awards. Un percorso ampio di possibilità e aspirazioni. «Mi piacerebbe avvicinarmi al mondo dei podcast che ultimamente sta avendo un bellissimo riscontro. Trovo che sia un campo molto interessante, soprattutto se hai la storia giusta da raccontare. Non ci sono ancora progetti concreti, è solo un sogno che lasciamo lì nel cassetto».
La personalità di Camilla si esplica attraverso un romanzo di formazione che racchiude le dinamiche concrete del presente; una storia che intreccia amore, amicizia, decisioni importanti e autostima. Nessuna pretesa, solo un'autentica e intima condivisione di pensieri.