Nell'ambito del 38° Congresso della società filosofica italiana, tenutosi a Catania in collaborazione con l'Università di Catania e il Dipartimento di Scienze della Formazione, il filosofo Giulio Giorello riflette sulla condizione della religione nel mondo di oggi. Da don Giussani a Piergiorgio Odifreddi, passando per Nietzsche e Darwin.
"È difficile liquidare il problema di Dio come un residuo di età superstiziose. Don Giussani? Ho scritto che per me è stato un ottimo maestro di ateismo. Se i religiosi sono quelli lì, meglio stare con gli atei. Poi ci sono atei come Piergiorgio Odifreddi, e allora uno dice: meglio rivalutare i grandi temperamenti religiosi...".
Giulio Giorello, filosofo, matematico ed epistemologo italiano, docente Filosofia della Scienza all'Università di Milano, risponde alla domanda sulla "morte di Dio" elaborata da Nietzsche.
"La domanda civile di filosofia" è il titolo della conversazione tra i filosofi Maurizio Ferraris (Università di Torino), Giulio Giorello (Università di Milano) e Gereon Wolters (Università di Costanza), intervistati dalla giornalista Rosa Maria Di Natale per Zammù TV, la web television dell'Università di Catania.
Con loro, nell'Aula 2 del Palazzo centrale dell'Università di Catania, ci sono Francesco Coniglione, presidente della SFI (Società filosofica italiana, fondata nel 1906) e Stefano Poggi, presidente al XXXVIII Congresso SFI.
L'intervista è stata registrata nell'ambito del 38° Congresso della società filosofica italiana, tenutosi a Catania in collaborazione con l'Università di Catania e il Dipartimento di Scienze della Formazione, dal 31 ottobre e 2 novembre 2013, sul tema: "La domanda civile di filosofia. Modi, tipi e generi del filosofare per la società del XXI secolo".
Qui il link per la versione integrale della Conversazione: http://www.youtube.com/watch?v=VLA3q_gzROE