Affari politici, sviluppo sostenibile, ambiente, ma anche dialogo interculturale e turismo. Sono gli ambiti di cooperazione individuati dall'Assemblea Parlamentare per il Mediterraneo inseriti nel documento programmatico siglato a Catania
Dare un nuovo impulso alle iniziative già in corso nello Spazio euromediterraneo di Alta formazione e Ricerca, imboccando quelle strade che consentano ai Paesi delle due sponde del Mare Nostrum di investire e “produrre” conoscenza e innovazione.
Proprio da Catania - dove a metà dello scorso decennio si tennero ben tre conferenze interministeriali che diedero vita ad una rete di iniziative di eccellenza nella ricerca scientifica, coinvolgendo Paesi europei e del Maghreb - viene rilanciato quest’obiettivo, da sostenere attraverso la sottoscrizione di una “piattaforma accademica” che sia di supporto ai decisori politici.
L’occasione è stata quella della conferenza internazionale organizzata dall'Assemblea Parlamentare per il Mediterraneo e dall'Università di Catania, i cui lavori si sono svolti al centro fieristico Le Ciminiere, riunendo attorno allo stesso tavolo parlamentari, funzionari governativi,rappresentanti delle istituzioni accademiche e di ricerca delle regioni euromediterranea e araba, oltre che di esponenti del settore produttivo.
In video, il presidente dell'APM Francesco Amoruso, il segretario generale Sergio Piazzi e il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro sintetizzano gli obiettivi dell'iniziativa.
La Piattaforma lanciata da Catania si concentra su argomenti quali affari politici, sviluppo sostenibile (economia, mercato del lavoro, energia, sicurezza alimentare, infrastrutture e salute), ambiente e cambiamento climatico, dialogo interculturale e interreligioso, turismo e patrimonio culturale, mobilità di docenti e ricercatori, ma anche le strategie verso i flussi migratori.
Leggi la Dichiarazione per la creazione della Piattaforma accademica per la regione euromediterranea