Antonella Agnoli ha presentato anche a Catania il libro in cui invita a ripensare le biblioteche pubbliche come luogo di libertà e di creatività per tutti i cittadini
Le biblioteche pubbliche come luogo di lettura a misura di nuovi utenti e sede per nuove professionalità, tenendo conto anche dell'opportunità per gli utenti di socializzare. Ne ha parlato la consulente bibliotecaria Antonella Agnoli, autrice del volume "Le piazze del sapere" (Laterza, 2013), incontrando gli studenti e i docenti dell'Università di Catania.
In occasione dell'incontro del 24 febbraio 2016, che si è svolto nella sede della biblioteca del dipartimento di Scienze politiche e sociali, sono intervenuti anche il direttore del dipartimento Giuseppe Barone, il sociologo dell'Ambiente e del Territorio Carlo Colloca, la sociologa del Diritto Teresa Consoli, l'architetto Edoardo Dotto, la biblioteconoma Simona Inserra e il docente e giurista Giuseppe Vecchio.
Nel suo libro, Antonella Agnoli invita dunque a ripensare gli spazi urbani, sottrarli alla commercializzazione, farne luoghi di incontro, di scambio, di azione collettiva. Secondo lei la biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e oggi minacciata da internet nel suo ruolo informativo, può diventare un territorio aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e di condivisione dei saperi, il nodo centrale di una rete con altre istituzioni culturali. In un Paese sempre più ignorante, che rischia di restare ai margini dell'economia della conoscenza, la biblioteca pubblica deve diventare parte di un progetto di rinascita dell'Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino.