L'associazione Ingresso Libero e la Fondazione Lamberto Puggelli hanno ideato un ambizioso progetto didattico interdisciplinare che dall'8 aprile condurrà studenti e spettatori attraverso un viaggio nella storia e nella cultura del compositore francese, fino alla messa in scena al Teatro Machiavelli
Un viaggio nel "Quatuor pour la fin du Temps" del compositore francese Olivier Messiaen che prevede un percorso didattico interdisciplinare ma anche uno studio per l'allestimento di una messa in scena vera e propria del "Quartetto" al Teatro Machiavelli di Piazza Università.
È l'ambizioso progetto "Il suono dell'estasi", ideato dall’associazione Ingresso Libero e dalla Fondazione Lamberto Puggelli, in collaborazione con il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, il Comune di Catania e Château d’Angers – Centre des Monuments Nationaux, che si svolgerà dall’8 al 30 aprile, al Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano.
L'iniziativa prevede un ciclo di seminari sull'opera (composta nel campo di prigionia di Görlitz ed eseguita per la prima volta il 15 gennaio 1941 nello Stalag VIII-A da detenuti-musicisti, oltre che dallo stesso Messiaen al pianoforte) con i contributi dei maggiori specialisti di varie discipline e di docenti dell’Università di Catania, e una performance innovativa del "Quartetto per la fine del tempo" fatta di suoni, testi e immagini.
Un assaggio del progetto è contenuto nel video realizzato da Zammù TV in occasione della Giornata della Memoria 2015. Qui il musicologo Giuseppe Montemagno introduce le "visioni sonore" del compositore francese - eseguite dalla clarinettista Adalgisa Poidomani - mentre le attrici Emanuela Pistone e Pamela Toscano leggono alcuni brani tratti da Jean Lurcat e Mario Luzi.
La performance finale del progetto consisterà in tre serate di “prove aperte” (il 28, 29 e 30 aprile), durante le quali interagiranno sul palco L’Offerta Musicale Ensemble (Carmelo Dell’Acqua al clarinetto, Lorenzo Mazzamuto al violino e Graziella Concas al pianoforte) con la partecipazione straordinaria del violoncellista russo Gleb Stepanov e il coordinamento musicale di Riccardo Insolia; in scena anche l'attrice Emanuela Pistone. Le immagini found footage sono a cura di Alessandro De Filippo, le scene sono di Darko Petrovic, la regia è di Grazia Pulvirenti Puggelli (aiuto regia Melo Motta, direttore di scena Angelo Gullotta).
L’inaugurazione del progetto - a cura di Renata Gambino, Riccardo Insolia, Giuseppe Montemagno, Grazia Pulvirenti - avrà luogo mercoledì 8 aprile alle 16 al Teatro Machiavelli, con la lezione dello storico Giuseppe Barone dal titolo “1941. La guerra e la fine del tempo” che avrà lo scopo di introdurre il pubblico al contesto del "Quartetto". Il 13 aprile la professoressa Carminella Sipala parlerà invece della cultura francese al tempo di Messiaen.
Ma non finisce qui. Giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18, si prosegue con tre incontri di musicologia ("Tutti i colori dell'apocalisse. Genesi, rappresentazione del tempo e forma del Quatuor pour la fin du temps"), teologia (don Pino Ruggeri "legge" l'Apocalisse di Giovanni) e psicologia (Ferdinando Testa parla di "Il libro rosso di Jung"). E ancora, lunedì 20 aprile sarà ospite del progetto lo scrittore Davide Rondoni, mercoledì 22 si potrà assistere alle "Visioni d'apocalisse" a cura di Alessandro De Filippo, Darko Petrovic e Grazia Pulvirenti. Infine, lunedì 27 aprile, è prevista una performance dell'artista Patricia Corbett.
Per assistere alle “prove aperte” del 28, 29 e 30 aprile è necessario prenotare telefonicamente al 388/8298458 (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20) oppure via email a info@ingressolibero.eu.