Menzione d'onore per "Storie dal Paradiso", terzo corto degli ex alunni del liceo Majorana di Caltagirone, fuori concorso al premio di lettura dantesca. A ispirarli Beppe Montana, Libero Grassi, Giuseppe Fava e Paolo Borsellino
Nel video l'ultima fatica della "Compagnia dei Pelandroni", giovani videomaker ex allievi del Liceo Majorana di Caltagirone protagonisti fuori concorso al Premio di lettura dantesca "La Selva, il Monte, Le Stelle", indetto dall'Accademia della Crusca e dalla casa editrice Loescher grazie al cortometraggio incentrato sul IV canto del Paradiso della Divina Commedia.
Il cortometraggio "Storie dal Paradiso" è stato premiato dalla giuria al Salone del Libro di Torino con una menzione d'onore per l'originale rilettura del Paradiso. I temi del testo dantesco, infatti, riletti dai giovani ormai universitari, assumono i volti del nostro tempo come quelli di Beppe Montana, Libero Grassi, Giuseppe Fava e Paolo Borsellino, chiamati a testimoniare il messaggio della Commedia secondo cui cedere alle minacce o alle violenze è sempre sbagliato.
A firmare il video è Giuseppe Federico, iscritto al primo anno di Medicina all'Università di Catania: «Quello dei Pelandroni è un progetto nato quasi incoscientemente, casualmente, solo per partecipare a un concorso senza alcuna aspettativa futura - spiega -. Oggi, invece, i programmi sono cambiati: i video realizzati diventano un punto di partenza per costruire qualcosa di diverso, nuovo e senza i limiti di un genere ben preciso. Essenziale è non fermarsi mai e costantemente regalare se stessi al sogno di un futuro migliore».
Tra le idee interpretative di un canto che si apre e si chiude su un tema attuale come quello del dubbio, c'è anche la scelta di sdoppiare il personaggio di Dante dandogli due volti: Davide Pernice (Dante 1) e Luciano Simbolo (Dante 2). «In quest'ultima avventura - racconta Davide - vesto i panni di un Dante passivo; un Dante seduto nella sua stanza a guardare la tv e a pensare che tutto può essere risolto dagli altri. Per fortuna dentro di lui risiede un Dante attivo (quello interpretato da Luciano) che non ha alcuna paura di agire e lo convince, anzi, ad alzarsi e a preferire piuttosto la morte che una tale sorte».
Per gli ex allievi del "Majorana" di Caltagirone, oggi universitari a Catania, Trento e Bologna, si tratta del terzo riconoscimento al prestigioso premio.