Un percorso multisensoriale che unisce l'archeologia e la comunicazione per rievocare il passato del sito campano
"Una notte a Pompei" è il percorso di suoni e luci organizzato dal Parco Archeologico di Pompei ed Enel, in collaborazione con la Regione Campania, pensato per consentire ai visitatori una visita notturna che aiuti a ‘rileggere’ la città antica in un’atmosfera nuova e suggestiva, con spettacoli di luci e suoni che si snodano lungo un percorso definito.
Attraverso aperture speciali serali, il visitatore inizia il suo percorso da Porta Marina Superiore, completamente al buio per essere poi accompagnato lentamente, in una atmosfera suggestiva resa dall’illuminazione predisposta ad hoc, sino alla Basilica, passando per le Botteghe di Via Marina, il Tempio di Apollo, il Foro, il Tempio Vespasiano, il Macellum e gli edifici pubblici. Lungo questo percorso, scandito da pause, sarà possibile ascoltare le voci che provengono dai diversi spazi che, invitando a ripercorrere come in un sogno le emozioni ed i fili della memoria, rievocano con musiche, suoni e giochi di luce la vita pulsante della città.
In questo contesto, si inserisce il contributo dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam Cnr) affidato alla proiezione di un filmato, evocativo e suggestivo, sulle pareti della Basilica, proprio alla fine del percorso di visita.
Il filmato, realizzato da Francesco Gabellone, coordinatore dell’Information Technologies Lab (Itlab) dell’Ibam, insieme al team di specialisti composto da Francesco Giuri, Massimiliano Passarelli, Francesco Frullini, Maria Chiffi, si sviluppa come naturale epilogo dell’esperienza di visita notturna basta su approcci multisensoriali. Le suggestioni sonore e luminose raccontate durante il percorso si concludono così con una componente visiva ricca di suggestioni che possano rievocare la vita che trascorre tranquilla nelle domus pompeiane.
Contesti archeologici di grande importanza, ricostruiti al fine di rievocare al grande pubblico le suggestioni del passato, ma che costituiscono il luogo ideale dove sviluppare ricerche multidisciplinari condotte con rigore scientifico. Le scene si sviluppano nel peristilio della Casa del Fauno, nel viridarium della Casa di Loreio Tiburtino, nel triclinio estivo della Casa del bracciale d’Oro e nella villa dei Misteri.
La proiezione si sviluppa sulla parete nord della Basilica, nei primi quattro intercolumni. Le semicolonne costituiranno un naturale diaframma che lascerà intravedere immagini di figure animate in computer animation. La bellezza dei giardini pompeiani faranno da fondale prospettico in scenari idilliaci, dove la rievocazione della bellezza sarà al centro di un messaggio emozionale.
La scienza incontra la comunicazione proprio grazie a questi semplici ‘media’, in cui sono veicolate informazioni tratte da uno studio scientifico attento e rigoroso su cui l’Ibam è impegnato da molto tempo e che si inserisce sul solco delle nuove dinamiche di comunicazione sociale.
Il percorso è stato inaugurato il 3 luglio scorso da Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo insieme a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei e Carlo Tamburi, direttore Italia, Enel.