Il fondatore di Vuccirìa Teatro racconta le tappe della sua formazione e parla di Immacolata Concezione, lo spettacolo che sta portando in tournée a Napoli, Torino e Milano, e da gennaio a Catania
Joele Anastasi, giovane attore catanese, racconta alla rubrica culturale di Radio Zammù e MeridioNews, l’Elzeviro, le tappe della sua formazione. Dall’Accademia di musical alla Scuola d’arte drammatica a Roma, fino alla scelta di fondare, con Enrico Sortino, la compagnia Vuccirìa Teatro, impegnata nel teatro sperimentale.
“Io, mai niente con nessuno avevo fatto” è il suo primo grande successo, e risale al 2013. In seguito “Yesus Christo Vogue”, “Battuage”, “Nel nome di questo sacro corpo”, fino a “Immacolata Concezione”, il nuovo spettacolo che sarà in scena a Catania a gennaio.
Nella sua produzione – che attinge tanto al teatro internazionale quanto alla letteratura, alla filosofia e alle arti visive e performative - ritornano spesso i temi del sacro e del corpo, perché la sessualità – spiega - è un «terreno forte che rivela molte cose legate alla costruzione della propria identità e, certo, non è più un tabù.
«Da attore – rivela – mi piace perdermi nei mondi altrui, se l'immaginario del drammaturgo mi soddisfa pienamente. Da regista di me stesso però metto in scena così come l'ho pensato qualcosa che è difficile comunicare a parole».