Clave, aste, palle, palline, cerchi, monociclo e fuoco. Sono gli attrezzi degli artisti della compagnia EtnaforEverest, ospite dell'Ateneo di Catania, che hanno tenuto delle sessioni di studio speciali nei luoghi più cari degli studenti e dei cittadini etnei
Palline e cerchi a villa Cerami, palloni e clave nel cortile e nei chiostri dell'ex monastero dei Benedettini. E poi monociclo in piazza Università, mangiafuoco in piazza Teatro Massimo. I luoghi più cari agli studenti dell'Ateneo di Catania e ai cittadini diventano una scenografia per delle lezioni speciali. Un corso di giocoleria organizzato dalla compagnia EtnaforEverest. Delle vere e proprie sessioni di studio per scoprire i trucchi più affascinanti e capire il delicato equilibrio tra arte e abilità fisica.
A fare da docenti sono i numerosi artisti che collaborano da molti anni con la Compagnia EtnaforEverest, associazione nata undici anni fa da un'idea di Marzia Longo e Giuseppe Ghelfi. Un gruppo che ha partecipato a numerosi eventi in Sicilia e in tutta Italia e che conducono anche numerosi laboratori creativi, dizione, fonetica e recitazione per le scuole del Catanese. Michele giocolerie, Ignazio Lax, Clara De Rose in arte madama Claretta, Nando Caramma, Giuseppe Buggea e Giulia Treccosta (il duo Peppe e Giù) hanno girato per le strade del centro storico spiegando come far roteare un pallone su un solo dito, lanciare in aria clave e anelli, muoversi in monociclo.